Punti di Forza e Punti Deboli – Cosa Raccontare al Colloquio

In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su cosa dire quando vengono chiesti i punti di forza e i punti deboli durante un colloquio.

Il colloquio di lavoro rappresenta uno passo necessario per ambire ad ottenere la posizione lavorativa per la quale ci si candida. Tuttavia, se ci si prepara o lo si affronta male, si rischia di dare al selezionatore una sensazione negativa di voi. Per prima cosa, prima di recarvi al colloquio, rileggetevi il curriculum e la lettera di presentazione inviati, così come ogni altro dato comunicato all’azienda, al fine di farsi un’idea di quali informazioni abbiano di voi e quali eventualmente possano suscitare l’attenzione di chi effettua la selezione. In particolare, se avete gonfiato le vostre capacità in un certo ambito, state accorti, perché potrebbe trasformarsi per voi in un problema.

Presentatevi al colloquio estremamente puntuali, anzi, arrivando con qualche minuto di anticipo e avendo cura di possedere un look curato e un abbigliamento adeguato sia alla situazione che al tipo di professione alla quale vi candidate. Se state candidandovi per una posizione finanziaria, ad esempio, presentatevi in giacca e cravatta, se siete uomini, in vestito elegante e senza scollature e gonne sopra il ginocchio, se siete donne. Impostate un tono di voce deciso, ma non alto, che segnali sicurezza e capacità dialettica. Curate anche il linguaggio del corpo, gesticolate poco e sedetevi composti, guardando possibilmente il vostro selezionatore negli occhi, in modo da attirare la sua attenzione.

Mostratevi sicuri, ma senza arroganza e certamente saprete più di ogni altra persona quali siano i vostri punti deboli, per cui dovrete premunirvi e non farvi sorprendere. Preparate le risposte, facendovi una lista delle domande più probabili, in base al tipo di posizione. Aspettatevi anche qualche domanda in lingua inglese per le candidature a posizioni impiegatizie o dirigenziali. In genere, verteranno sulle motivazioni per cui avete presentato la vostra candidatura e su quali sia stato il vostro percorso scolastico e professionale. Le frasi dovranno essere brevi e semplici, composte nella sequenza soggetto più verbo più complemento oggetto.

In genere, la maggiore difficoltà potrebbe consistere nella scarsa conoscenza sia dell’azienda, sia anche dell’effettiva posizione richiesta. Per questo, vi consigliamo sempre di visitare il sito aziendale, al fine di reperire le informazioni basilari sulla storia della società, su cosa produca, su quali e quante siano le sue risorse umane e possibilmente anche su quale sia la loro età media e sul tipo di posizione ricercata. Se questa non è già prevista in organico, trattandosi di una nuova figura da inserire in azienda e se non riuscite bene a comprenderne il significato, cercate questo in generale sul motore di ricerca e verificate le soluzioni più compatibili con la situazione specifica.

Altri punti deboli in un colloquio potrebbero essere oggettivi, ovvero scarse esperienze professionali o un curriculum scolastico non ineccepibile. Per questo, dovrete cercare di segnalare la vostra preparazione, in barba al poco tempo impiegato nella specifica occupazione richiesta o posizioni simili. Esaltate, quindi, la vostra preparazione teorica, le vostre brevi esperienze professionali e le attitudini che vi contraddistinguono, a vostro dire, in positivo, come spirito competitivo, voglia di fare, spirito ambizioso, puntualità, precisione, predisposizione al lavoro di squadra e buone doti relazionali.

Ma oltre ai punti deboli, dovrete anche essere consapevoli dei vostri punti di forza, ovvero di quegli aspetti della vostra persona, che possano mettervi in luce positivamente e avvantaggiarvi rispetto agli altri candidati. Essi potrebbero consistere in un curriculum scolastico invidiabile, in un percorso professionale di alto livello o comunque l’essere stati impiegati a lungo in posizioni simili a quelle per la quale vi stiate candidando, una conoscenza ottimale di una o più lingue straniere, etc.

Diamo per scontato che tutte queste informazioni positive siano state fornite nel curriculum, ma dovrete trovare il modo, ma anche nel caso in cui non vi vengano richieste in fase di colloquio, di tirarle fuori, magari citando qualche aspetto della posizione lavorativa, che dovrebbe essere in grado di conoscere solo chi effettivamente ha ricoperto ruoli simili o uguali in altre realtà.

Infine, il selezionatore potrebbe concludere il colloquio con una domanda a sorpresa, del tipo “quali pensate che siano i vostri pregi e i vostri difetti principali?”. Preparate le risposte, in modo da non incappare in silenzi imbarazzanti. Non è possibile rispondere di non avere difetti, perché sarebbe un evidente errore di comunicazione. Tutti abbiamo difetti, spetta semmai a voi evidenziarne qualcuno di non eccessivamente negativo. Per esempio, mai rispondere di essere disordinati o poco puntuali o non precisi, perché tutte le aziende desiderano che i propri dipendenti abbiano queste caratteristiche. Citate qualche altro difetto minore, magari strappando un sorriso al vostro interlocutore. Quanto ai pregi, chiaramente dipende da come siete nella realtà. Sono graditi la solarità, la capacità di fare squadra, l’essere tipi poco irascibili e molto tolleranti, flessibili nell’andare incontro agli altri, nonché capaci di adattarsi a situazioni diverse.